L'esercito del turismo selfie. #theothersideoftourism
La tecnologia ha cambiato il modo in cui viaggiamo.
Smartphone, turisti, commenti e fotografie, motori di ricerca e algoritmi possono tutti essere d'ispirazione e permetterci di pianificare un complesso itinerario di viaggio per tutto il globo in pochi minuti.
La pianificazione e prenotazione di un viaggio ha sempre avuto un elemento di rischio. Il pagamento anticipato, senza una prova del prodotto, che comporta una inesistente politica di reso. Dunque non sorprende che i turisti facciamo sempre più affidamento sui contenuti trovati sui social media per identificare, valutare e selezionare la prossima destinazione turistica.
Il viaggio "ispirato" dai social media ha guadagnato popolarità in quanto permette di risparmiare tempo e riduce il rischio d'acquisto degli utenti quando cercano informazioni circa la destinazione.
Tutto ciò, accompagnato dai dispositivi mobili, ha creato il turista "sempre online", il quale usa il proprio dispositivo per condividere la propria esperienza turistica sul luogo in tempo reale. Identificare, cercare e condividere esperienze e informazioni turistiche è uno dei maggiori modi in cui il turismo è stato trasformato dai social media.
Per molti il proprio dispositivo mobile non è più solo un "cervello esterno" e un utile assistente di viaggio, ma il suo continuo uso, soprattutto in vacanza, ha portato ad un antropomorfizzazione dei dispositivi stessi, percependoli come compagni di viaggio. Questo "selfie turista" vive un'esperienza della destinazione per la maggior parte attraverso la lente del proprio dispositivo e tramite commenti e feedback ricevuti nei propri post.
In questa direzione, la loro soddisfazione non dipende dalla qualità della destinazione o dall'esperienza vissuta, ma su quanto bene siano andati i propri contenuti in termini impressioni, like e commenti positivi.
Tale percezione del selfie ha anche cambiato il modo in cui si usufruisce e ci si comporta in una destinazione, ciò è dovuto al fatto che sui profili online si tende sempre a sottolineare e presentare se stessi in modo positivo ed nel modo più originale possibile.
In questo modo il turista contribuisce alla creazione di un immagine di una destinazione, positiva o negativa che sia.
Sono andati i tempi in cui le destinazioni detenevano il controllo della loro immagine e comunicazione. Usati come memoria di viaggio, i social media hanno convertito la fotografia personale in sorgenti da cui prendere spunto per i propri viaggi tramite la più famosa forma di comunicazione online, la voglia di protagonismo degli utenti con conseguente affermazione di una propria identità.
Instagram ad oggi ospita più di 220 milioni fotografie taggate #selfie e più di 330 milioni taggate #me. Gli utenti a volte incappano in spiacevoli situazioni pur di catturare lo scatto perfetto, il tutto a discapito o a favore di una destinazione.
#theothersideoftourism
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